Per Bed and Breakfast si intende un’attività ricettiva esercitata da soggetti che avvalendosi della propria organizzazione familiare, utilizzano parte della loro abitazione fornendo alloggio e prima colazione in qualsiasi forma giuridica esercitata.
Dal punto di vista fiscale l’attività di B & B può essere esercitata anche in forma occasionale, ciò in quanto la normativa vigente prevede l’esercizio nell’abitazione del proprietario e avvalendosi dell’apporto familiare.
Ciò comporta che i compensi maturati nell’anno solare di riferimento vengano dichiarati nel modello di dichiarazione dei redditi nel quadro Redditi diversi ( RL), al netto delle spese sostenute.
Nel dettaglio le spese detraibili dai compensi sono le seguenti:
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Spese per generi alimentari;
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Spese per materiale di pulizia e degli addetti alla stessa;
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Spese per le utenze domestiche.
Ovviamente le spese devono essere riferite all’attività di B & B., quindi non sono detraibili le spese di generi alimentari del titolare e dei propri familiari, così come le spese per la pulizia si riferiscono a quelle specifiche dell’attività.
Discorso a parte riguarda le utenze in quanto fanno parte di un’unica voce, in tal caso si provvederà ad una ripartizione pro rata, o in percentuale.
Per quanto riguarda i cosiddetti BENI STRUMENTALI, ossia l’acquisto di arredamento, televisori e altri beni la cui utilità si protrae per più anni, per stabilire la detraibilità si fa riferimento alla normativa fiscale che prevede la ripartizione in quote annuali, in media di 5 anni.
La certificazione dei compensi avviene tramite l’emissione di una ricevuta in duplice copia ( comunemente chiamata bollettario madre/figlia).
Tali ricevute non sono imponibili ai fini IVA e per tale motivo sono rese legali con l’apposizione di una marca da bollo da € 2,00.
A carico del titolare del B & B rimane l’obbligo di conservare tali ricevute per la durata prevista dalla normativa fiscale che è di 5 anni.
L’APERTURA DELLA PARTITA IVA
Se l’attività assume dei caratteri di tipo commerciale diventa obbligatorio acquisire la Partita IVA e l’iscrizione al Registro delle Imprese della provincia di appartenenza.
Secondo l’Agenzia delle Entrate ( Risoluzione 180/E/1998 e n. 155/E/2000) si prefigura l’attività commerciale quando non vengono rispettate le seguenti condizioni:
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servizio non viene svolto in maniera saltuaria;
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presenza di organizzazione.
Il concetto di saltuarietà viene indicato nella sospensione dell’attività per almeno 3 mesi l’anno.
La presenza di organizzazione invece viene indicata nel superamento dei limiti imposti dalle Regioni per l’esercizio dell’attività.
In questo momento in Sicilia sulla base della L. R. n. 4/2003, articolo 77, i limiti per l’attività di B & B sono riconducibili al possesso di massimo 5 camere e massimo 20 posti letto.
Pertanto superando tali limiti l’attività viene considerata di tipo commerciale.
Gli obblighi imposti dalla legge sono quindi quelli di dotarsi di numero di Partita IVA e pertanto rilasciare fatture o ricevute fiscali assoggettate ad IVA con aliquota del 10 %.
Le spese detraibili sono quelle indicate in precedenza, con ulteriore aggiunta della necessità di provvedere alla liquidazione IVA trimestralmente e versare l’IVA per differenza tra l’importo incassato e quello pagato nelle fatture di acquisto.
Ultima annotazione riguarda l’introduzione nel nostro ordinamento di un regime forfettario che prevede per imprese con determinati requisiti fra i quali il principale è quello di avere un fatturato inferiore ai 50.000 €, la possibilità di detrarre una percentuale stabilita per legge dei compensi dell’anno, attribuendo al contribuente una detrazione forfettaria.
La percentuale di detrazione è pari al 40 %.
Rientrando in tale regime oltre ad una serie di semplificazioni fiscali si ha anche l’esonero dall’applicazione dell’IVA.